Roxana alla TotalErg: simpatia e disponibilità sulla Nettunense

“Era ‘na serata strana, de quelle che pensi che tornerai a casa mestamente e co’ le pive ner sacco, tipo rotta x casa di Dio degli 883. La Nettunense appariva quasi vuota, pure l’antipaticona della TotalErg de Campo de Carne, che de solito è onnipresente che manco Acerbi cor Sassuolo, oggi marcava visita. C’era Corina, le due dello spartitraffico, qualche negretta cor perizoma abbassato, prelevate direttamente dall’Amref pe’ quant’erano magre, e la bruttona der Macdonald. Continua a leggere Roxana alla TotalErg: simpatia e disponibilità sulla Nettunense

Tra i ricordi della prof. d’inglese e la Nettunense

“Era da tempo che per un motivo o per un altro facevo sempre liscio con una russa con gli occhiali che si trova sulla Nettunense, da Anzio per andare verso Lavinio, di fronte giusto al McDonald. Vuoi perché con cadenza regolare riesco a insifonare gratis con trombamiche di discreta fattura, vuoi per mancanza di tempo, vuoi anche perché una volta che mi ero deciso con la coda dell’occhio vidi una madama avvicinarsi dalla Nettunense e me la sono data sgommando verso la stradina interna. Continua a leggere Tra i ricordi della prof. d’inglese e la Nettunense

I sogni ad occhi aperti del Furgonaro: il sindaco giusto per questa città

“Buonasera e buon calcio, come diceva qualche telecronista friulano e alcolista dei tempi che furono.
I tempi in cui nella pausa pranzo dall’officina andavo con il mio piaggio centro a farmi fare i primi pompini nigeriani sulla prenestina nuova.
La vita era leggera, guadagnavo er giusto pe potemme permette le poche cose che necessitavo: sorca rancida, canne de puzzone e birre der todis. Continua a leggere I sogni ad occhi aperti del Furgonaro: il sindaco giusto per questa città

Manuela di Santa Palomba nè bella nè balla

“Santa Palomba è un luogo mistico, credo sia la panacea de ciascun mignottaro che si rispetti perché, fondamentalmente, se vuoi sborà puoi farlo, a qualunque ora e a qualunque prezzo.
Torno da una festa a Roma Sud, io che so’ Nettunense addicted lo so che passate le 3.00 si rischia di trovarci il vuoto cosmico; così intuisco da solo che per svuotare è bene che a casa ci torno passando per l’Ardeatina.
Arrivo così a Santa, e subito mi pervade quel pizzico d’emozione, come quanno entri al Bernabeu o al Camp Nou, tu lo sai che comunque vada sei nell’elite der mignottaro, a prescindere dalla partita che ti troverai a giocare. E infatti, nonostante l’orario, nonostante le guardie e le loro luci blu al parcheggio dei campi sportivi (solidarietà al povero mignottaro parato), qualcosa c’è; niente di esaltante, sia chiaro, ma questo posto è una garanzia, come er Carrefour H24 quanno alle 2 de notte c’hai vojia de magnà un melone; poi magari te magnerai un melone che sa de mosto e piedi rancidi, però er melone l’hai trovato.
Mi dirigo da una mora che un caro amico mi aveva segnalato perché verso quell’ora se dice che vuole farsi riaccompagnare a casa, peraltro proprio sulla Nettunense… Mi tengo sul vago, chiedo “quanto?”, aspetto sia lei a fare il primo passo ma la tattica è come un tiro alle stelle commentato da Piccinini: non va!
Così faccio da rotonda a rotonda su e giù alla ricerca dell’ispirazione giusta, ma nulla mi convince appieno. Rifacendo l’ennesimo giro di nuovo al rondò di Valle Caia, vedo che un SUV lascia una moretta; non je dò manco er tempo de riprende la postazione e me avvicino. Faccia da zingarella de Castel Romano, esile, piccoletta, sporca. La trattativa non va in porto. Riparto e tra me e me me dico, questa è l’ultima ronda (anche se l’avevo già detto 3 ronde prima, in effetti).
Poi però, me s’accenne er sesto senso der mignottaro. Stavolta faccio inversione all’Autogrill e torno subito indietro. E così la zingarella la trovo al centro della rotonda che con ampi cenni si vuol far riaccompagnare a casa: “è stato cantato Bingo”. O almeno così sembrava.
La trattativa, in macchina, è più serrata di quanto credessi: “no, guarda che la stazione di Pavona è qui vicino, il passaggio costa due euro, no, 10 euro non ho mai fatto”, quindi per 15 euro me pijo sto all you can eat, comunque piuttosto economico per il luogo. Ma qui er luogo mistico diventa nuovamente infausto. Manuela è simpatica, ma nè bella nè balla per i miei standard. Il pompino alla fragola è piacevole, tra l’altro con la variabile della linguetta a pennellessa, che nelle professioniste è una rarità. Ma all’atto de ficcà, se me fossi scopato er sedile sarebbe stato più o meno uguale. Le tette no, nun se toccano, che me fanno male; stava già pe’ scansamme quando m’ha detto “sei venuto?” e così j’ho detto “quasi”, almeno m’ha fatto finì in pace.
Questo purtroppo è il mio racconto di Santa Palomba, che per la seconda volta si dimostra un Paese dei Balocchi, bello all’apparenza ma pieno, troppo pieno di insidie; di una stazione di Pavona che non è poi così vicina come sembrava, di una scopata brutta come inserire ‘na monetina dentro alle slot machine senza tirà fuori neanche l’euro messo.
Un giorno tornerò, Santa Palomba; verserò l’obolo alla fidanzata occasionale auspicando che stavolta ci sarà quel sentimento e quell’abnegazione per me preziosa e fondamentale. Ma ora no. Ho un compito da portare a termine. La Nettunense è ancora lunga, tante ragazze aspettano il mio giudizio finale, per scalare la classifica della migliore zoccola del litorale pontino.
Damme due mesi Spò. Due mesi e me le so’ scopate tutte: pijala come na promessa. Che poi se sa, ‘na promessa de n’mignottaro vale come la frasetta che se dimo sempre nel silenzio delle nostre automobili quanno famo inversione: “stavolta è l’ultimo giro, poi torno a casa”.”

Er Tipo d’appartamento, la gelosia e i dubbi razziali

“Bella Spò,
so’ er tipo d’appartamento e, come sai, a forza de andà pe case, me so’ messo male coi soldi, quindi se voglio liberarmi con una sana scopata, so dovuto tornà pe strada. Ora, pe me la strada è Santa Palomba, perché non vai mai deluso: non lo devo spiegà a voi.
Stasera era uno di quei giorni che fanno schifo e l’unica cosa che m’é venuta in mente pe’ non finì male era ‘na bocca da Nicole. Nicole l’ho incontrata qualche tempo fa, lungo l’ardeatina: bona è bona, rumena è rumena, se fa toccà le tette, se fa mette le mani ovunque e poi è proprio brava de bocca. Poi sto nome, Nicole, me fa salì un Pacciani che non ti dico: il motivo c’è, ma è indicibile. Dopo un paio de giri a vuoto, stasera sembrava non esserci, tant’è che me ne stavo andando: ma non volevo finì male la giornata. Aritento l’ultima volta: c’era! L’unica cosa è che ormai è già la quarta quinta volta che ce vado e tutte le volte pare de recità un copione: come ti chiami, di dove sei, che lavoro fai… le chiedo sempre “dove andiamo?”, ma la strada la so già… ma sta pantomima quando finisce?
Ad ogni modo, anche stasera fantastica, quasi come stare co la pischella tua. Poi ripartiamo e, come sempre, mi fa: “Attento a fare inversione che dietro il marciapiede è alto” e io “ma io dovrei avere i sensori che suonano”. Me sembra de sta a recità. Ma stavolta che aggiunge? “Eh, ma tanti sono andati a sbattere”. Tanti chi? Cazzovordì tanti? Me so ingelosito della mignotta mia: cioè lo so che sei na mignotta, ma che mica io te sto a raccontà de tutte le altre mignotte che me so scopato? Non si fa così. Ho rosicato e me ne sono andato leggermente incazzato.
Mentre andavo via passo davanti a ‘na negra: mo, davanti a sta negra c’ero passato già prima e diverse volte, durante i giri a vuoto. A sta botta passo e me fa: “Ma perché da me non ti fermi mai?” E io: “Perché sei negra”. Ma che so stato razzista?”

Feedback negativo per Rebecca sulla Nettunense

“Me so dimenticato che ormai qualche settimana fa so’ ito pure da una mora, sempre sulla Nettunense, me pare se chiama Rebecca pure lei (che io dico, già siete 20 zoccole a tenesse larghi sulla Nettunense, ma per lo meno dateve ognuna un nome diverso no?).
Comunque sta Rebecca la riconosci perché, quasi sempre, è l’unica che sta co’ le zinne completamente de fori e se le copre cor braccio, così quanno te accosti fa la disinvolta e noi omini, giustamente, ce ‘mboccamo co’ tutte le scarpe e se la caricamo. E ce so’ imboccato pure io.
Come zona io me la so’ caricata dopo la rotonda dello Zodiaco, andando verso Anzio, ma in realtà ultimamente l’ho vista che s’è spostata, sta più verso Padiglione. Comunque se riconosce, è bassetta, mora e se nun sta co’ le zinne de fori, è quasi sempre una delle meno vestite.
Comunque su Rebecca, me dispiace, ma la recensione non è positiva.
In primis è stata 10 minuti a guardà se i 20 euro che j’avevo dato erano veri, ‘na cosa senza precedenti Spò… Ha acceso la lucetta della macchina e s’è messa a guardà le filigrane in controluce; ‘a ‘na certa j’ho detto “aho, si c’hai paura te li cambio…” e lì forse ha capito che nun doveva zazzà tanto che me stava a fà salì er Pistorius, però co’ tutte e 3 le gambe.
De bocca è brava, je va riconosciuto, ma quann’è stato er momento de scopà… male male male! Io preferisco che te stai zitta piuttosto che fingi un godimento in maniera esagerata… che tu te metti a fa “ah si dai” co la cadenza de n’orologio a cucù, me fai proprio passà la vojia. Poi quanno arivo finalmente al momento de sborà me comincia a spigne la panza e caccià via… “Se volevo sborà fori me facevo ‘na sega… Aho, sta tranquilla che nun te ce metto incinta” e a quel punto s’è pure impanicata… Ha cominciato a controllà er preservativo, a dimme “s’è rotto? s’è rotto?”.
La verità è che pure le mestieranti so’ n’po’ donne nell’animo… E quelle che all’apparenza sembrano belle e disinvolte alla fine er grosso rischio è che nun ballano come dovrebbero.
Tanto sticazzi Spò, damme tempo du’ mesi e sulla Nettunense le provo tutte, poi te manno la classifica, co’ tanto de Champions League e retrocessioni.
La vita dovrebbe esse tutta n’puttantour. Un saluto all’amici der gruppo telegram.”

Barzotto, Booker T e le zanzare

“Bella spo, è la prima volta che te scrivo…d’altronde è un bel pò che non vado a mestieranti pure perchè non me ricordo na volta che outdoor me so divertito davero.
Le mie esperienze con le donzelle di strada raccontano un cazzo al massimo barzotto e schizzate in tempo record( sarà la paura de esse cioccati,gli odori non sempre ottimali ma veramente su una decina di esperienze non me ricordo na volta de ave sborrato riccamente). Comunque veniamo a noi, c hai presente quando devi sborra e puoi sceglie tra na pippa o con la modica cifra di 10€ na pompa da un gibbone a 2 km da casa? Se sto qua a scrive puoi immagina quale fu la mia scelta.
Arrivo sperando de trova una con sembianze femminili (ma nemmeno troppo) e me trovo solo l’amica che me ricorda più Booker T(campione di wrestling) che Naomi Campbell. Ormai sto la,la pippa non me la so fatta e devo schizzare. Se infrattamo in mezzo ai rovi e alla monnezza classico scenario da nigeriane pe capisse. Chiudo gli occhi per cerca de veni subito(guardandola nce l’avrei mai fatta), ma dopo du volte che sento uno schiaffo/battito de mani apro l’occhi e vedo lei che con un movimento sincronizzato bocca mani stava a cerca de ammazza tutte le zanzare nei paraggi non perdendo però di vista l’obbiettivo; famme schizza. Allorchè se accordamo: io ammazzo le zanzare e lei succhia il cazzo(me sembrava improbabile e ingiusto fare il contrario) portando a termine la missione nell’arco di 5 minuti.
Me rialzo i pantaloni e raggiungo na coppia de amici pe un gelato, non gli ho voluto da spiegazioni riguardo i graffi e le puntere de zanzara sulle gambe.
Barzotto ve saluta!!!”

Er biciclettaro a piedi sulla Colombo (1YA)

“Bella spo! So er biciclettaro So novo de ste storie ma Te vojo racconta de qnd ho preso la bicicletta e so annato a zozze sulla Colombo.. beh spo.. mortacci delle zozze… lego la bici al palo del semaforo e me faccio du passi a piedi lungo la Colombo x vede de pija la zozza mejo che ce stava.. porco cazzo vedo una.. una figa statuaria liscia mora co l occhio chiaro.. A sto giro te giuro m he venuto duro appena l ho vista.. me avvicino x parlacce, e niente tempo de fa 4 passi me sento na mano sul culo… me giro e me sento di a “biciclettaro” (da qui il mio alias) ma ne che te va de fa du pedalate d amore co me??? Nn me convinceva… ma puzzava de cazzo qll voce… infatti porco cazzo me giro e vedo una spranga nn indifferente usci dalla mutanda de sta bestia!!! A spo ch aveva du spalle che te dico fermate.. sbianco e stringo il culo!!! Je faccio.. A..cosa a me piace a topa!!!!
Lei lui pija e se fa carica da uno pochi secondi dopo… torno alla carica da qll sporca intravista me chiede 20 euro x nciuccio 30 x tutto.. A spo!!! Ho lavorato 2 ore x quei 30 euro ma te giuro che 15 min me so più che bastati.. era troppo sorca, nelle mille avventure sulla Colombo questa è stata l unica volta che ero felice de sborsa invece de appioppaie quei 4 scudi con cui ce vado de solito!!!!!! La topa è topa nn ce so cazzi!!
er biciclettaro saluta spo e tutti i suoi seguaci!! Alla prossima”