Tra i ricordi della prof. d’inglese e la Nettunense

“Era da tempo che per un motivo o per un altro facevo sempre liscio con una russa con gli occhiali che si trova sulla Nettunense, da Anzio per andare verso Lavinio, di fronte giusto al McDonald. Vuoi perché con cadenza regolare riesco a insifonare gratis con trombamiche di discreta fattura, vuoi per mancanza di tempo, vuoi anche perché una volta che mi ero deciso con la coda dell’occhio vidi una madama avvicinarsi dalla Nettunense e me la sono data sgommando verso la stradina interna.
Questa non c’ha niente de che. Ma proprio niente. Corpo normale, culo normale, zinne normali. L’occhiali però me ricordano una professoressa che avevo alle medie, che veniva sempre in minigonna e di tanto in tanto quando allargava le gambe ce faceva intravedé le mutande bianche che portava. Io e gli altri maschi della mia classe abbiamo letteralmente bruciato diottrie su diottrie a tirasse pippe sulla professoressa di inglese, che guardacaso portava gli occhiali e, guardacaso ancora, aveva comunque na faccia da zoccola. Secondo me lo faceva apposta, anzi ne sono convinto perché ho ricercato il profilo su Facebook de sta tizia e, indovinate un po’, c’ha sempre ‘na faccia da mignottona.
Così ‘sta russa mi ha riportato indietro alla beata pubertà, quando er cazzo ce se addrizzava venti volte al giorno ed erano più i polsi slogati che le influenze a metterci fuori gioco.
Contrattazione tosta, non voleva cedere dai 30 che pretendeva per la classica accoppiata bocca-fregna, alla fine ci accordiamo per 20 e dopo essermela caricata andiamo in una stradina lì dietro a consumare questo rapporto mercenario basato sui bei ricordi di quando si andava a scuola con l’animo innocente.
Non è che è una scopata che te ricordi, lei non è che poi provi a fare chissà che per renderla piccante quindi i risultati diciamo che sono inferiori alle attese. Te calzi una appena sopra la sufficienza che però, nel caso mio, mi ricorda un numero a tre zeri di pippe a causa di quelle mutande bianche di quella zoccola della professoressa di inglese.
Ve lo giuro, se mi avesse chiesto “how are you”, gli avrei risposto “with a stiff cock, thank you” e gli avrei ammollato i 10 euro che voleva prima. A inglese annavo bene, ma proprio bene…

mi ero dimenticato di firmare… Er Metallaro”

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