I ricordi del Poeta con Ramona a primavera

“Spo oggi te vojo fa commuove, vojo fa un po’ de poetico amarcord, e fatte scende na lacrima sia dal viso sia dal pisello come è successo a me adesso.
Praticamente te la faccio breve, arriva una cliente, na donna sulla quarantina, piccoletta e mora e subito m’ha fatto torna indietro a 10 anni fa… Quando andavo da ramona, una 35 enne rumena che stazionava sempre davanti al tendone del circo. Questa era una falsa zingara nel senso che era sporca e vestita demmerda non perché fosse na zingara ma proprio perché non c’aveva na lira. Ma c’aveva na dote… Faceva dei pompini col risucchio che te aspirava anche i peli der culo.
Poi ce stava anche un po’ de romanticismo e de poesia nei posti dove andavamo. Andavamo nelle vecchie zone dove ce stavano caseggiati abbandonati o dove stavano a lavora per creare ciò che è oggi la togliatti che conosciamo.
Volume 2La prassi era semplice, a caricavo, cercavamo un posto tranquillo, se scendeva e me spompinava. Un paio de volte me so rimaste nel cuore, una in un caseggiato diroccato che pareva un film porno dell europa dell est amatoriale. Un altro, il più bello, un giorno primaverile, faceva fresco, c’era un sole e una temperatura da cazzo dritto, noi stavamo in una piazzetta con intorno a noi le case ancora in lavorazione e mentre me spompinava io, con una mano dentro il suo reggiseno a tocca le tettine mosce che c’aveva, me guardavo l’orizzonte e me godevo il fresco. Il nirvana. Le 20 euro spese mejo in quel periodo.
E grazie a sta cliente oggi ce so tornato con la mente di nuovo, e non te nascondo che mentre te scrivo sto bello barzotto perché l’amore passa, i pompini a 20 euro mai.
Te saluto spo. Dar poeta che co la fregna se disseta”

Nirvanatece:

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