Zo’ – Spotted Togliatti http://www.spottedtogliatti.org Trasudiamo disagio Thu, 14 Dec 2023 10:33:45 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.25 http://www.spottedtogliatti.org/wp-content/uploads/2016/11/cropped-cropped-cropped-Logo-bianco-32x32.jpg Zo’ – Spotted Togliatti http://www.spottedtogliatti.org 32 32 120486447 I Signori della Togliatti: Zo’ (seconda parte) http://www.spottedtogliatti.org/2017/09/06/signori-della-togliatti-zo-seconda-parte/ Wed, 06 Sep 2017 10:05:41 +0000 http://www.spottedtogliatti.org/?p=886 [link alla prima parte] Qualcuno diceva che una santa può cadere nel fango mentre una prostituta può salire alla luce, ma entrambe sono donne e non possono essere oneste. Secondo te che differenze o che tratti in comune ci sono tra donne a pagamento e donne non a pagamento? Che rapporto hai o hai avuto … Continua a leggere I Signori della Togliatti: Zo’ (seconda parte)

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Qualcuno diceva che una santa può cadere nel fango mentre una prostituta può salire alla luce, ma entrambe sono donne e non possono essere oneste. Secondo te che differenze o che tratti in comune ci sono tra donne a pagamento e donne non a pagamento? Che rapporto hai o hai avuto con queste ultime?
Le donne so’ sempre donne. Quelle a pagamento richiedono soldi, quelle non a pagamento richiedono attenzioni, tempo, orgasmi e altre cose inutili.
Con le non-mestieranti ho un rapporto normale, ho avuto qualche relazione molto lunga nel mio passato, e qualche situazione più breve nel mio presente. Non faccio paragoni, sono due cose completamente differenti e che vanno vissute in modo diverso. Non mi trovo male con le donne normali, ma semplicemente cerco di concentrare la mia attenzione solo su quelle con cui vaglio l’opportunità di costruire una relazione di almeno media durata. Se devo pensare ad “una botta e via” preferisco la mestierante.

Gabriel García Márquez ne “L’ amore ai tempi del colera” scriveva: si può essere innamorati di diverse persone per volta, senza tradirne nessuna, il cuore ha più stanze di un bordello. Secondo te in una relazione, andare a mignotte è da considerarsi tradimento?
Se durante una relazione si sente la necessità di andare a mignotte, più che davanti ad un tradimento siamo comunque di fronte ad un problema. L’appagamento sessuale è il 51% di una relazione stabile.

Questo invece lo diceva Bukowski: “Ospedali, galere e puttane: sono queste le università della vita. Io ho preso parecchie lauree. Chiamatemi dottore.”
In cosa pensi di poter essere chiamato “dottore” oltre alle puttane? Hai altre valvole di sfogo, passioni o hobby?
Negli ultimi anni, dopo un profondo stato depressivo, ho estremizzato il mio egocentrismo al massimo. Oggi non ho paura di quello che sono, di come sono e da dove provengo, e di tutto questo sono estremamente fiero. Non c’è più o meno nulla di cui mi vergogni, tutto quello che faccio, compreso l’andare a mignotte, è parte integrante e fondamentale della mia coerenza personale.
Mi sento una persona estremamente sicura, almeno mentalmente. E’ l’unica cosa in cui, realmente, penso di eccellere; anche con le puttane, per esempio, credo di dover fare ancora tanta esperienza per poter salire ai vertici.

Secondo Lev Tolstoj “Puttaniere non è una parola offensiva, è uno stato che può essere d’inquietudine, di curiosità o di bisogno di novità, soddisfatto dall’unione per il piacere non con una ma con molte”. Secondo Schopenhauer invece le prostitute, forse, non sono altro che donne terribilmente danneggiate dall’istituzione monogamica, vere e proprie vittime umane sull’altare della monogamia. Fatto sta che poche cose sono certe e continuative nella storia dell’umanità come l’andare a puttane. Secondo te perché?
Credo che in ogni puttaniere si nasconda un possibile serial killer che, con consapevolezza indotta o raggiunta, ha però trovato un sistema alternativo per sfogare il suo istinto.
Di base siamo animali, quindi per la nostra sopravvivenza o appagamento saremmo tutti automaticamente posti a poter uccidere chi ci è vicino. L’evoluzione ci ha condotto a pensare che questo sia un male, ma lo sfogo interiore, l’animo animalesco, è rimasto. Andare a mignotte aiuta a placare lo sfogo interiore.

Ti sei mai detto “ora basta , a mignotte non ci vado più”?
Se inizio una relazione con una donna, l’obbiettivo è non andarci più, come spiegato sopra. Dirlo in maniera categorica credo non sia possibile; le relazioni possono finire o le fidanzate/mogli possono morire. Prima o poi il desiderio riemergerebbe

C’è qualche canzone o gruppo musicale che ascolti prima, durante o dopo?
Quello che passa il CD della mia macchina, quindi semplicemente quelli di cui mi sono fatto la compilation

Le mignotte conoscono Spotted Togliatti? Gliene hai parlato? Cosa ne pensano?
A qualcuna ho regalato un adesivo. Dubito sappiano cosa sia e dubito anche che gliene interessi granché.

Il tuo orientamento politico ce lo vuoi dire?
A questa domanda rispondo sempre con: “non sono di sinistra”. Va letta con attenzione, senza cadere in un automatismo

Volume 2Cosa ti senti di dire o consigliare dall’alto della tua esperienza a qualcuno che si sta affacciando per la prima volta al mondo delle mignotte?
Che le prime volte capita a tutti sia la cilecca che la schizzata immediata. Ma vale la pena riprovarci per un po’. Ciò nonostante non invito nessuno a farlo, ma a volte quel “buco” si riempie con poco: giusto quei 20 euro ogni tanto.

Come sarebbe oggi Zo’, se non avesse mai preso la decisione di andare quella prima volta a mignotte e se non fosse diventato un mignottaro?
Probabilmente più idealista, più sentimentale, immagino innamorato, forse padre… Ma quella è l’indole che non va via mai del tutto, il mignottaro è una conseguenza di una vita fatta di esperienze che mi hanno portato un maggiore cinismo.
Non ho scelto mai di andare a mignotte, è la vita che mi ci ha portato

Hai individuato una prossima eventuale preda?
Devo finire la Nettunense lato Romania. Non credo ne manchino tantissime. Così finalmente avrei il tempo per ritornare da alcune che meritano il secondo round
Poi c’è una di Santa Palomba che ha un sorriso meraviglioso, ma quella puzza di donna da sposare.
O da comprare.
Insomma, non è un affitto semplice.

C’è una domanda che volevi che ti facessi e non l’ ho fatta?
M’hai chiesto pure troppe cose. Però l’occasione la colgo per ringraziare una volta di più Spotted, per quello che rappresenta, per quello che involontariamente ha creato e di cui mi permette di far parte. E’ vero che anche io ci ho messo del mio, ma umanamente so’ che Spò è uno di quegli amici “garantiti”, di quelli che non vedi nè senti mai, ma che ce stanno sempre.

Lasciaci Con un tuo slogan, un tuo motto di vita
La fregna è sopravvalutata

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I Signori della Togliatti: Zo’ (prima parte) http://www.spottedtogliatti.org/2017/09/05/signori-della-togliatti-zo-parte/ Tue, 05 Sep 2017 14:36:26 +0000 http://www.spottedtogliatti.org/?p=884 Quest’oggi l’ospite, in realtà è il padrone di casa, è con noi Zoddao su Radio Togliatti: a che età sei andato per la prima volta a mignotte? Chiamame Zo’ frate. La prima volta nun se racconta. Dopo la tua prima volta con le mignotte, capisti già che ci saresti tornato? Ci tornasti subito o facesti … Continua a leggere I Signori della Togliatti: Zo’ (prima parte)

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Quest’oggi l’ospite, in realtà è il padrone di casa, è con noi Zoddao su Radio Togliatti: a che età sei andato per la prima volta a mignotte?
Chiamame Zo’ frate. La prima volta nun se racconta.

Dopo la tua prima volta con le mignotte, capisti già che ci saresti tornato? Ci tornasti subito o facesti passare un po’ di tempo ?
La prima volta non è facile. C’è tensione, nun te se drizza, c’è imbarazzo, l’ansia che te parano o che te vede qualcuno… In realtà la prima volta è la più complicata, e te porta a pensà che nun sei fatto pe sto mondo. Io personalmente ho fatto passare un po’ di tempo, posso dire di avere avuto più prime volte in effetti, ma qualcosa alla fine ti spinge a tornare, forse proprio la voglia di colmare il buco, come dicevo sopra

Cosa significa per te l’ “essere mignottaro”?
Diciamo che Spotted m’ha fatto conosce er vero mondo der mignottaro, che non conoscevo e forse non capivo.
Er mignottaro è solo n’omo co un enorme buco ner petto, e invece de riempillo co le droghe, co l’alcool o co quarche artro passatempo ancor meno nobile, lo riempie co na serata ogni tanto, vicino a na professionista, alla ricerca de na felicità effimera che però calma i tormenti della quotidianità.

Strada, indoor o entrambe? E perché?
Strada, solo strada. Il perché è difficile da comprendere anche per me ancora, diciamo che non mi ci vedo ad entrare dentro casa di una per un rapporto sessuale, e credo anche che sia un costo esagerato, a quel punto me faccio na fidanzata a caso. Mi piace dosare il mio vizio, la strada mi permette di farlo, avendo anche quel brivido lungo la schiena. È la situazione che preferisco, almeno per ora.

Puoi dirci la cifra più bassa e la cifra più alta in assoluto che hai pagato per scopare?
La più alta non la so, dovrei ricalcolare quale delle ex fidanzate mi sia costata di più… La più bassa, credo un passaggio a casa e tre euro (costo dei preservativi) in cambio di un pompino.

Ci sei mai andato più di una volta al giorno?
Non ancora.

Ricordi le nazionalità delle mestieranti da cui sei stato? Sul podio olimpico che paesi metti?
Non è questione di paesi, sono comunque donne e sono diverse. Non chiedo nazionalità, sono per lo più rumene e nigeriane ma non mi interessa. Potrei classificare la migliore e la peggiore, ma già lo faccio quando mando le storie a Spotted.

Nei tuoi racconti hai parlato di “sesto senso del mignottaro”, puoi spiegarcelo meglio?
Era una cosa contestualizzata a quella storia… In quel preciso istante ho deciso de segui l’istinto anziché la ragione. Non è un vero sesto senso. È stata na botta de culo.

Hai parlato anche, facendo l’esempio di quello che non ti ha clacsonato, di codice non scritto dei mignottari. Esiste davvero un codice non scritto dei mignottari? Cos’altro prevede e che rapporto c’è tra i mignottari, se ce n’è appunto uno.
Io so un novizio delle strade, non credo di essere il più adatto a poté parla de codici e de rapporti. Io so che una volta su Spotted uno scrisse: “se scopamo le stesse donne e nun semo gelosi, questo vordi volesse bene”.
Secondo me sta tutto qui.

Hai un rimpianto? Una mignotta che non hai più trovato. Se ce l’ avessi qui davanti a te o se ti stesse ascoltando ora su Radio Spotted Togliatti, cosa le diresti?Ho troppa poca esperienza di strada per avere già dei rimpianti, in questo ambito

Volume 2Se un giorno in Italia venisse approvata una legge che legalizzasse la prostituzione, cosa cambierebbe per te?
Non saprei, io nonostante la mia vita passata non me auguro una vita futura fatta solo de puttane. Quindi spero che, per quella data eventuale, io er problema non me lo debba porre.
In linea generale, la prostituzione sarebbe un indotto importante per la nazione, l’illegalità è un male per il paese, anche se è un bene per l’usufruitore

Ti capita mai di pensare al tuo mondo immaginario ideale? Come e dove vorresti le prostitute?
Non ho immaginari ideali di prostituzione in realtà. Però credo che se esistesse un “Just eat” delle mignotte probabilmente prima o poi ne usufruirei.

Baudelaire diceva: “L’amore è il gusto della prostituzione. Non v’è piacere nobile che non possa ricondursi alla prostituzione.” C’è qualcosa migliore dell’andare a mignotte secondo te?
Io considero la prostituzione un passatempo. C’è chi si appaga coi lego, chi con i francobolli, chi con le bottiglie di vino. È un modo come un altro per rilassarsi. Ma si, ci sono molte cose migliori di andare a mignotte, ma è una delle tante cose belle che meritano di essere fatte nella vita.

Simone de Beauvoir scriveva: “Mantenute ipocritamente ai margini della società, le prostitute vi hanno un posto tra i più importanti”. C’è mai stato un periodo particolarmente buio della tua vita in cui andare a mignotte ti ha aiutato a superarlo?
Ogni volta che vado a mignotte supero qualcosa, anche solo una paura, una difficoltà, un momento di sconforto. Inoltre mi aiuta a rispettare le donne, a non illuderle, a non fare promesse, a non andarci al letto se non è la cosa che più mi importa in quel preciso istante. Andare a mignotte è una delle cose più terapeutiche di questo mondo.

[continua]

Zoddatece:

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Un tridente da Rebecca sulla Nettunense http://www.spottedtogliatti.org/2017/06/28/un-tridente-rebecca-sulla-nettunense/ Wed, 28 Jun 2017 09:00:48 +0000 http://www.spottedtogliatti.org/?p=762 “S’è fatta ‘na certa ar pub e dopo avè bevuto, pagato e pure aiutato a rimette a posto, ar King je sale er molesto, e decide che deve a tutti i costi portà er Cerasella a zoccole. N’c’è n’cazzo da fa, quanno ar King je se chiude la vena nun lo fermi manco co la … Continua a leggere Un tridente da Rebecca sulla Nettunense

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“S’è fatta ‘na certa ar pub e dopo avè bevuto, pagato e pure aiutato a rimette a posto, ar King je sale er molesto, e decide che deve a tutti i costi portà er Cerasella a zoccole.
N’c’è n’cazzo da fa, quanno ar King je se chiude la vena nun lo fermi manco co la camicia de forza. Così, cercando de venì incontro ar poro Cerasa, che c’aveva tutte le vojie der monno quella sera, tranne quella de annà a zoccole, je dico: “aho, allungateve sulla Nettunense co’ me, armeno lo portamo da Corina che è caruccia, tranquilla e magari je la fa pija a bene…”.
Purtroppo la Nettunense dopo le 2:30 de notte riduce notevolmente la propria distribuzione de patata, e Corina nun ce stava. Così, continuando la ronda quasi fino ad Anzio, er King e er Cerasella se caricano Rebecca, simpatica bionda sulla quarantina. Io li scorto co’ la macchina mia, alle loro spalle, intrattenendo conversazioni co’ quarche artra mestierante qua e là, dicendoje che, per il momento, non ero interessato ad usufruire dei servizi.
La serata è tranquilla. Imboccamo a un parcheggio dietro a n’bar chiuso (o forse era ‘na frutteria, n’me ricordo). C’è n’altra macchina co’ uno fermo ad aspettà. La macchina der King se infratta dietro a sto bar, io me accosto a n’angoletto tranquillo.
Da un anfratto escono un pischello e ‘na mignotta moretta co’ un bucio de culo scolpito (appunto personale: quel culo bisogna che lo ritrovo una de ste sere). Questa se alza la gonna e, indifferente al fatto che io la stessi a guardà, se rimette le mutande, co lo stesso stile e la stessa destrezza che c’ho io dopo che me so’ fatto er bidè. Poi, dopo un po’ de chiacchiere, imbocca in macchina dell’altro pischello e raggiungono la macchina der King lì dietro. Er pischello che aveva consumato, rimane nei paraggi a gironzolà a piedi.
Riemerge er King, che ha lasciato Rebecca e er Cerasella nella macchina sua (ar King dije tutto, ma non che nun sia uno de core). Je racconto della mora, e lui nun se fa trovà impreparato: “ma porcoddio l’ho incrociato mo’ ar pischello, j’ho chiesto com’era la moretta e m’ha risposto -nun lo so- ma che cazzo te pensi che so’ ‘na guardia? Forse me la volevo scopà pure io, che dici?”. Provamo a daje ‘na voce dalla macchina “maschio, maschiooo”, ma er pischello continua a svagà.
D’un tratto e dopo poco vedemo uno che vaga pe’ sto parcheggio a piedi: “a Cerà, ma che cazzo stai a fà?”, “no no, nun è serata ve l’avevo detto”, “ho capito, ma che lasci la zoccola in machina co’ le chiavi attaccate????” e er King riparte a piedi in questa situazione Boccaccesca, mentre er Cerasa se viene ad accomodà in macchina mia, assorto nei suoi pensieri.
Volume 2Dopo ‘na decina de minuti canonici, er King riemerge, er Cerasa je imbocca in macchina, e da finestrino a finestrino er King me fa: “‘a Zò, Rebecca è stata molto cortese, gentile e disponibile, se vuoi usufruire dei servigi ti tratterà bene”, “evabbè daje, falla salì” (tanto alle tre de notte Corina nun l’avrei comunque ritrovata). Scendo dalla macchina e incrociando Rebecca questa me fa: “si ma annamo co’ la macchina eh” al che je rispondo “vai tranquilla, sali pure intanto che io devo salutà st’amici”.
Saluti, baci e abbracci.
Scendo nell’anfratto co Rebecca, molto cordiale e disponibile, e nel frattempo l’altra macchina ancora stava a “lavorà” co questo dentro che aveva lasciato i fari accesi, che nun m’hanno disturbato più de tanto, ma n’pochetto er cazzo lo rompevano.
Concludemo er rapporto, e a tal proposito te segnalo che Rebecca merita un buon 6,5, soprattutto per la gentilezza e la disponibilità, visto che ha anche acconsentito a fa’ la smorza che a me me arrapa sempre molto, però su di lei pesano un pochino gli anni de militanza. Consigliata agli amanti del genere milf, io prediligo carne un pochino più fresca.
Quarche giorno dopo, in preda ad un raptus de curiosità, contatto er King perché ‘na cosa nun m’era chiara. Te manno lo screen della conversazione e te lascio cor dilemma. Io n’idea, comunque, me la so’ fatta.
Bella Spo.
Zo’.”

Cerasellatece:

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Diana la bionda di Via Nettunense http://www.spottedtogliatti.org/2017/05/23/diana-la-bionda-via-nettunense/ Tue, 23 May 2017 09:38:10 +0000 http://www.spottedtogliatti.org/?p=657 “Rodimento de culo in profondo stato de avanzamento. Me dirigo sulla Nettunense direzione TotalErg; c’è una mora che so’ 2 anni che la vedo e 2 anni che me prometto che la purgo. E’ la serata giusta. Ma la serata giusta nun è, perché nun c’è. Sto a fà inversione pe tornà a casa. Co … Continua a leggere Diana la bionda di Via Nettunense

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“Rodimento de culo in profondo stato de avanzamento. Me dirigo sulla Nettunense direzione TotalErg; c’è una mora che so’ 2 anni che la vedo e 2 anni che me prometto che la purgo. E’ la serata giusta.
Ma la serata giusta nun è, perché nun c’è. Sto a fà inversione pe tornà a casa. Co più rodimento de culo de prima.
No, oggi no.
Oggi sboro. Sboro rabbia, cattiveria, fastidio e disagio.
Cambio direzione della freccia e arrivo alla prima rotonda e oltre a intravedere, da lontano, un gibbone che pare n’incrocio tra Booker T e Sandra Milo quanno piagne Ciro, passando avevo visto ‘na mezza biondina dall’altro lato della strada. Ronda, inversione e torno indietro. C’è.
Spara 30 bocca fica, je faccio l’occhi dolci, famo 20, sale. Me dice nun c’ha er resto, capirai, come si nun lo sapevo già da solo…
Mentre co la macchina me porta ad appizzasse, simpatico er siparietto de lei incazzata cogli indiani che incrociamo a piedi “questi vengono da me, me vengono a rompe er cazo, che vono scopà… ma nun je poso da confideza sinò poi si abituano sempre che vono scopà gratis”.
Ridacchio e faccio finta d’avè capito. E’ bello quer sano razzismo tra frange notoriamente vessate dar razzismo; me riconcilia coll’amor de patria.
Volume 2Ce mette più a preparasse che a famme schizzà. Promemoria pe’ le prossime volte: contrattare solo bocca e aggiungere denaro in corso d’opera. Le negre insegnano.
Se salutamo e me conferma che sta sempre lì. Bono a sapesse. Incrociamo l’indiani che nel frattempo se ne so’ ritornati verso casa.
Comunque recensione positiva pe’ Diana, Nettunense prima della rotonda, bionda, simpatica, socievole, e co’ la mano te sfiora le palle. Poi appena me la riesco pure a scopà, saprò esse più dettagliato.
Er rodimento de culo nun m’è passato ancora der tutto, ma adesso me ne frega er giusto.
Anali saluti. Zò.”

Precociatece:

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L’eterna lotta tra i benzinai de Via Prenestina http://www.spottedtogliatti.org/2017/04/06/leterna-lotta-benzinai-de-via-prenestina/ http://www.spottedtogliatti.org/2017/04/06/leterna-lotta-benzinai-de-via-prenestina/#respond Thu, 06 Apr 2017 09:30:00 +0000 http://www.spottedtogliatti.org/?p=556 “Bello Spò, è la prima vorta che te scrivo… c’ho n’sacco de soprannomi, ma tutti fin troppo sgamabili. Chiamateme Zò, così armeno me riconoscono solo l’amici giusti, quelli che nun te sputtaneno solo pe’ fasse na risata coll’artri, o solo perché je stai sur cazzo a pelle, senza capì fino n’fondo chi sei, da ndo … Continua a leggere L’eterna lotta tra i benzinai de Via Prenestina

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“Bello Spò, è la prima vorta che te scrivo… c’ho n’sacco de soprannomi, ma tutti fin troppo sgamabili. Chiamateme Zò, così armeno me riconoscono solo l’amici giusti, quelli che nun te sputtaneno solo pe’ fasse na risata coll’artri, o solo perché je stai sur cazzo a pelle, senza capì fino n’fondo chi sei, da ndo vieni, e che strada hai fatto pe’ diventà così. Che poi, parlamese chiaro, sputtanasse che? Come se la vita nun fosse già ‘na sputtanata sufficiente a se stessa.
Me definisco n’mignottaro della prima ora, solo che stavo in ritardo, ho portato la giustificazione e so’ entrato alla seconda.
Si perché la vita mia l’ho sempre vissuta ar contrario: so’ stato n’pischelletto fin troppo diligente, bono, tranquillo, pacato e taciturno. Poi, a ‘na certa, quann’è arivata l’ora de mette su famijia, de mette la capoccia a posto, magari metteme n’collo n’par de regazzini a cui insegnajie rispetto e lealtà, me so’ trasformato in quer cojone che oggi so’ e che nun ero mai stato. Oddio vabbè, nun è che sia annata popo der tutto così, ma pe’ oggi pijatela pe’ bona.
Senza che ve rompo troppo er cazzo co’ i cazzacci della vita mia, che magari ve riguardano er giusto, te scrivo pe’ riccontatte che ‘na quindicina de giorni fa ho fatto n’fioretto, e me so’ promesso che fino a maggio nun rivado a zoccole.
Poi però, ner mezzo der cammin pe’ casa mia, me so ritrovato in una selva oscura chiamata Prenestina, che l’unica diritta via era la mazza mia. Tornavo da Ponte de Nona all’ora giusta, co 25€ in saccoccia e dovevo mette benzina che i chilometri ereno tanti e er gasolio troppo poco. Tu ce lo sai, prima der raccordo ce so’ du benzinari su quaa strada.
Rallento alla vista der primo: alla pompa intravedo ‘na morona seduta affianco all’erogatore. Che faccio… Giro… Nun giro… Entro… Nun entro… Niente, nun entro.
Attraverso lateralmente quer benzinaro maledetto e… Sai quella sensazione che mentre fai una cosa, stai a sbaglià? Ecco, quella!
Volume 2Seconda pompa de benzina, entro, pe forza; la zoccola sta all’uscita dalla pompa, parla ar cellulare mentre fa avanti e indietro. Io metto 20€, praticamente la conferma der fatto che sotto sotto, er bravo ragazzo esce sempre, rispetta er fioretto e ancora c’ha la mejo sur cojone.
Lei c’ha er culo de fori, 40 pollici full-HD.
Entro in macchina, abbasso er finestrino destro, tanto pe spurcialla mejo… Ma tentenno a imboccà la strada principale, faccio finta che passeno le macchine mentre me la spizzo. S’avvicina lei allontanando er cellulare: “ciao” – “ammazzate come sei carina” – “grazie… andiamo?” – “eh bella, oggi n’c’ho ‘na lira” – “evabbè dai, prossima volta” me dice con ber soriso rumeno, e se rimette ar telefono.
Se da qui a maggio tornerò a casa da ponte de nona, me sa che ar bravo ragazzo, stavorta, je pago er tassì.”

Prenestinatece:

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